Il Fiume

Il Fiume Adda - Ada nei dialetti lombardi

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Descrizione

“La storia di un ruscello, anche di quello che nasce e si perde fra il muschio, è la storia dell’infinito”

                                             E. Reclus

 

 

Il suo nome deriva dal celtico, lingua delle antiche popolazioni locali, e significa “acqua corrente”.

 

Secondo la fantasiosa interpretazione etimologica di Cassidoro, l’Adda tale nomenaccepitquia duo bus fonti bus acquisitus, quasi in proprium mare devolvitur, attribuendo, cioè, alla sua presunta nascita da duaefontes la deduzione del nome. Già nominato da Plinio come Adduaflumened ugualmente citato da diversi altri autori classici, vien detto ancora Adduafluvius da Paolo Diacono nel secolo VIII. Per quanto ci riguarda le fonti diplomatiche cremonesi attestano, per i sucessivi secoli IX e X, varie oscillazioni della forma idronimia come Addua, Abdua, Adua e Ada fluvius o Adda flumen, con prevalenza di quest’ultima grafia a partire dai secoli pieno medievali in poi.

 

Si tratta di una voce di origine verosimilmente prelatina che si ritiene composta da una radice ad- con valore idronimico e da un suffisso –ua.

 

Dalla sorgente (Monte del Ferro) situata in ValAlpisella nella Alpi Retiche, a circa 2 280 m sul livello del mare, il corso del Fiume Adda, che si svolge interamente in Lombardia e forma il Lago di Como, si estende per una lunghezza di 301 Km. Il suo bacino idrografico è di 7 979 Km². La portata media annua del fiume è di circa 157 m³/sec, fatto che consente l’alimentazione di numerosi canali irrigui tra cui il naviglio di Paderno, il naviglio della Martesana, la Muzza e il canale Vacchelli.

 

La presenza di uno straordinario numero di meandri abbandonati mette in risalto l’estrema mobilità del tracciato fluviale.

Modalità di accesso:

Accesso libero.

Contatti

  • Telefono: 0374 350535

Pagina aggiornata il 19/09/2024